E' arrivato inaspettatamente e senza clamori il nuovo lavoro di Daniele Luttazzi. Molti di voi se lo ricorderanno per satirycon o barracuda o tabloid e molto altro.
Un'artista dalla satira forte e graffiante, capace di addentrarsi con irriverenza nello sporco della politica, stravolgendo e illuminando i molti dubbi di un popolo quasi sempre fuorviato da notizie false.
Lo ricordiamo, è vero, partendo dallo scandalo che lo vide coinvolto nella copiatura, a detta di molte malelingue, di molti testi satirici americani. Lui, Luttazzi, dice invece di citarli e a crederlo, non perderei tempo senza pensarci due volte come invece accade appena ci si avvicina al televisore ancora spento.
La storia lo insegna, anzi, lo ripete e dopotutto i grandi artisti lo dicono. Copiare o citare fa parte di un esercizio migliorativo al fine di sorprendere e caratterizzare le problematiche in una luce comica e dirompente, attraverso gli artisti della satira con il loro personale talento e di prove ne abbiamo avute molte dal grande Luttazzi.
E tra il ridere o l'essere analitico di cosa e come dovrebbe far ridere, bè quest'ultima scelta la lascio a chi sappiamo.
Ma Hicks e Carlin, sarebbero sicuramente i primi a infischiarsene di quello che è avvenuto, poiché essi stessi furono censurati, odiati e denunciati da quelli che adesso li reclamano propri, dopo morti.
Ma non è il caso di Daniele, anche perchè la sua notorietà è arrivata come un treno negli ultimi 6-7 anni e a parer mio, anche se ha dato il meglio per moltissimi anni, deve ancora sorgere in tutto il suo splendore ma senza tunica e pietre rotonde che rotolano.
Questo nuovo progetto grafico e intellettuale sarà una boccata d'aria fresca su tutto il sudiciume che stiamo attraversando. Si presenterà al pubblico il 26 ottobre e si compone di 128 pagine a colori con scene e dialoghi degni dello stile tagliente e geniale di Luttazzi& Giacon. Che dirvi se non compratelo?
Non sarò bravo a convincere e fallirei nel mondo del marketing ma sarò senz'altro meglio di quelli che vanno dalle amiche a dire che gli prude la figa o versare spaghetti nella pentola totalmente nuda. Voglio dire, lavati un pò di più maledetta laida e vestiti che ci son ospiti, diamine!
Banzai!
giovedì 27 ottobre 2011
mercoledì 26 ottobre 2011
Super Light
Sono passati anni da quando un
italiano ha dato prova di coraggio, tipo 150 anni fa ma ancora una volta la
cultura moderna mi ha preceduto in modo abissale o meglio, grottesco quanto un
coglione che si brucia per uno show. E’ l’esigenza delle cose importanti da
paese a paese.
Mohammed per la Tunisia, noi un mangia voiello per uno show. Invidiabile!
E che show, una massa larvale di nevrotici con l’intelligenza di una batteria
per frullati, disposti a tutto per la fama e a quanto pare, ha riscosso più
successo dei bambini lasciati cuocere dentro le macchine di genitori sbadati.
Ma se non vi basta offendere le maggiorate in tv dopo una dura giornata di
dignitoso lavoro e dopo una scopata sulla vostra station wagon con una prostituta
mentre vostra moglie vi aspetta a casa, ecco come sarebbe interessante un
programma che alzerebbe lo share più di
c’è posta per te.
Prendete un gruppo composto da eunuchi e nevrotiche con crisi
di pianto ogni quarto d’ora e ad ognuno di essi, si deve far credere che si
potrà vincere la dodicesima edizione del gf, provandoci con almeno due ragazzi e ai
ragazzi, di provarci con una soltanto di loro; questo è il primo step.
Le ragazze si
scontreranno per natura superiore dopo 5 minuti esser entrati in casa e si saranno presentati, quelle che cedono, avranno un buono di 2.99 euro per comprare
pinzette strappa peli da 3.00 euro. Stessa cosa per i maschi i quali useranno delle mazze ferrate, seghe circolari e piedi di porco. I pezzi di carne che
cadranno a terra, dovranno essere usati per concimare il giardinetto fuori la
casa e il compito spetterà alle donne. Loro amano curare la casa.
Nella seconda
settimana, ci sarà il secondo step. Poiché le ragazze avranno poca inventiva e
la cosa non è stata avvertita pericolosa al massimo del suspense quanto un
insetto tra i capelli, si dirà loro di provarci con quello che meno gli piace,
illudendo il malcapitato di 70kg di fibre muscolari, fragile quanto una caccola
secca al sole che si suiciderà, donando il corpo alla scienza ma non quella per
la ricerca di malattie, no, quelli che fanno i maiali fluorescenti o le pecore
rosa. Giusto per compensare lo scherzo che la natura gli ha fatto nell'averlo portato alla vita.
Ovviamente chi alla prima settimana si è innamorato per
davvero, ucciderà la ragazza che lo ha illuso come un buon italiano può fare nel recuperare la dignità. Chi sarà rimasto in piedi, ecco il premio: ci sarà
uno special night con il coglione bruciacchiato odoroso di barbecue in linea
diretta che parteciperà al premio dell’idrocefalo rimasto nella casa. Il vincitore sarà
legato su una ruota di legno e dei cavi seghettati di acciaio, saranno legati ai polsi e alle
caviglie e davanti a se, dovrà scegliere tre buste chiuse con al suo interno un numero soltanto.
Dovrà scegliere una busta soltanto e per omaggiarlo delle sue inesprimibili fatiche
nell’aver ritentato il casting agognato, i numeri partiranno dal numero dell’ultima
edizione fino a un massimo di venti. L’attesa e la tensione è alta e dato che
siamo orgogliosi e fieri dei figli, soprattutto quando son animati dal
successo, vicino al coglione bruciacchiato, ci metteremo anche i genitori del
fortunato.
Sceglierà la cartella B, numero 20. Il numero di volte con la quale
verrà colpito da grossi chiodi ferroviari arrugginiti i quali inizieranno a colpirlo nelle parti meno dolorose: gli occhi e via via a scendere.
Morto martire per un
pubblico sudicio e perverso di curiosità per tutto ciò che muore con sottofondo
malinconico come un buon tg mediaset sa fare, il coglione bruciacchiato
omaggerà la morte del vincitore strappandosi, senza il suo effettivo consenso,
il tatuaggio che si è fatto per il grande fratello con una forbice da
giardinaggio e lo si metterà al petto del vincitore come una coccarda. Un lungo
ralenti ossequioso di botoli di plastica e masse muscolari ambrati da raggi UV
70°C stretti nell’inquadratura nel tg d’apertura delle 19:00, seguirà il
feretro dove la madre del vincitore, mostrerà orgogliosa le foto del suo adorato eunuco con i
poster di rambo e Garko agli italiani che sempre più, forti di una morale sana,
sanno per tutti cosa è vivere l’amore per qualcuno e qualcosa.
E non storcete il naso che morto piu' morto meno, avranno sempre più successo di chi muore nelle caserme di polizia o carabinieri. Che poi a pensarci, possono anche loro avere uno spazio nei ralenti con musica da sottofondo nei tg della mediaset, solo che non so se sono cosi interessanti per loro e fino a che punto l'alta morale italiana possa accettarli con il solito coro riflessivo di "vergogna" che sanno bene usare nelle ore di luce. D'altronde son tumefatti e con le bruciature di sigaretta in faccia, già, e non avrebbero partecipato che a uno spettacolo macabro, bestiale e ignobile di un'Italia depravata da tempo e forse, non avrebbero il rispetto che meritano tra i grandi dello showbiz a pensarci.
E non storcete il naso che morto piu' morto meno, avranno sempre più successo di chi muore nelle caserme di polizia o carabinieri. Che poi a pensarci, possono anche loro avere uno spazio nei ralenti con musica da sottofondo nei tg della mediaset, solo che non so se sono cosi interessanti per loro e fino a che punto l'alta morale italiana possa accettarli con il solito coro riflessivo di "vergogna" che sanno bene usare nelle ore di luce. D'altronde son tumefatti e con le bruciature di sigaretta in faccia, già, e non avrebbero partecipato che a uno spettacolo macabro, bestiale e ignobile di un'Italia depravata da tempo e forse, non avrebbero il rispetto che meritano tra i grandi dello showbiz a pensarci.
E ora andrò a
defecare in bagno, portandomi la webcam e non mi fermerete. Banzai!
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martedì 25 ottobre 2011
Così in terra, cosi in Italia
La crisi in Italia ha molti tasselli che si compensano tra loro e ai
giovani questo non piace. Gli unici concorsi dove i ragazzi si buttano come la
cavalcata delle valchirie sono quelli statali e la maggior parte, specie nel
sud d’Italia sono per la polizia di stato, carabinieri, esercito, guardia di
finanza e simili. L’Italia dal volto militaresco, un volto distinto dagli altri
paesi a rimanere in una forma rigida e morente che non trova alternative ma si
affranca a quello che lo stato vuole dare per i propri interessi.
Ma la soluzione di un cambiamento viene dai giovani, da loro. Stando
alle ultime notizie dei sondaggi, molti italiani hanno paura di invecchiare e
se a questo fattore ci si mette l’angoscia di non trovare un lavoro sicuro e la
ricerca del santo graal, ovvero la pensione, potremmo capire che lo schiavismo
in Italia è esercitato da una cultura strettamente correlata ad un passato poco chiaro. E di quale cultura si parla? Quella tradizionale. Ecco un
tassello importante.
La tradizione d’altronde cosa ci insegna? Avere un lavoro; una famiglia;
dei figli che ti ascoltano; il rispetto dei genitori; l’onestà verso il
prossimo; essere un buon cattolico; non osare mai nella vita se non quel tanto
che basta per vivere.
Il risultato, stando a un sondaggio che si può fare benissimo uscendo
dall’uscio di casa: un lavoro precario che rende gli italiani sempre più
esasperati e nevrotici con sempre più famiglie in divorzio, dei figli alienati
dai genitori che non condividono più e nemmeno si siedono a tavola per mangiare
insieme, la mancanza di onestà verso il prossimo neppure più prossimo ma
soltanto diffidenza e furbizia e di essere dei cattolici ma peggio di caino,
rispettando i precetti di una chiesa corrosa dalla corruzione e dall’ignominia
della pedofilia, morendo di crepacuore in un paese invecchiato dove molti
giovani scappano all’estero e dove molti altri giovani di paesi diversi,
corrono a riempire una penisola riconosciuta solo a livello topografico.
La domanda sorge spontanea in questa concatenazione usurata: a che servono
questi giovani? Il problema più drammatico è che l’amore dai loro occhi muore
presto; basta vederlo alle fermate degli autobus o passeggiando in centro o
anche solo parlandoci e accorgersi che tutto è anacronistico e quello che i
genitori urlano a loro di essere dei scansafatiche, si tratta invece di
spronarli a portare avanti le paure di un mondo ampiamente andato
avanti.
«Lo sviluppo e largo ai giovani,» è uno spot più illusorio di una falena
che insegue il sole e basta ascoltare i giovani di una volta, quelli degli anni
60’, 70’, di quanto amaro abbiano in bocca. Un inizio concreto è che si potrà
fare per i giovani a patto che ci si liberi di questa condizione misera che si
fregia del titolo di politica, poiché le manifestazioni di oggi per nulla
ascoltate, sono la chiara espressione democratica di un popolo nel quale si
evidenzia un malessere urgente nei confronti di quelli avvinghiati sugli
scranni e che non sono tollerati ma che tuttavia non mollano la sedia perché è
un loro diritto, sancito dalla costituzione.
Ma la costituzione si basa su persone in carne ed ossa e non di principi
per i principi stessi, sennò a chi li applichi questi principi? Alle zebre?
Certo che la costituzione ti dice di portare avanti il tuo mandato ma ti dice
anche che se non sei in grado di portarli avanti per motivi validi te ne devi
andare, «qualora non esercitasse correttamente le sue funzioni,» sarà ripetuto
in forma simile più o meno una quarantina di volte nella costituzione. E il
controllo di queste non corrette funzioni deve essere esplicata a tutti gli
effetti e inderogabilmente dal popolo, proprio come cita all’articolo 1.
Solo liberandoci di una condizione del genere ci sarà modo di rompere il
patto decennale con le grandi aziende storiche d’Italia, le quali hanno
ampiamente livellato la morfologia industriale italiana, tenendo in scacco
altre realtà industriali in un potere oligarchico. Incentivare poi con milioni
di euro, quelli che lo stato dava per aiutare le aziende storiche in crisi, soldi
nostri, e che fortunatamente l’Europa ha detto stop a questo aiuto sfrontato e
possiamo dire anche illegale.
Dopotutto non penso che qualcuno abbia interesse di aggiustare la
caldaia del palazzo di fronte mentre quelli che ci abitano non toccano nemmeno
un soldo dalle loro tasche ed è quello che è avvenuto. E per effetto di una
reazione a catena, come d’incanto, vedremo la popolazione ringiovanire, i giovani non
scappare più da questa terra martoriata e migliorare culturalmente riacquisendo
il senso del rispetto che tanto manca per vivere. Banzai!
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lunedì 24 ottobre 2011
That's Amò!
Amore, oh, adorabile reminescenza d’ottocento in un truogolo
di teen-ager dal sentimento romantico quanto un mozzicone di sigaretta che
rotea nello scarico di una discoteca. Noterete su fb quei post-it tipo, “non mi
lascerai mai” o “solo tu hai il mio cuore, non te ne puoi andare” teneri stadi
d’avanzamento psicotico che ammettono la dura realtà di questo sentimento
incontenibile quanto la mascella di un recidivo da prozac.
Marketing ed erotismo dispotico, una generazione allo sbando
si direbbe, in grado di cambiare partner come i personaggi di super mario kart con il saggio
assenso di amici da gang bang, pronte a darvi manforte a questa claustrofobica idiozia.
L’amore da centro commerciale è quello che più preferisco. Specie le coppie
uscite da un dolce pranzo da McDonald dopo lunghe effusioni lancinanti alle
palle di brevi carezze sulle braccia quanto la coda squamosa di uno storione morente sul bordo del lago.
Altrettanto irriverente le passeggiate da processione col
volto di lui ridotto ad uno stadio terminale senza averne però la certezza e di
lei, sveglia quanto un refresh del commodore 64! Non è assurdo quanto l’amore
poco centri con tutto questo e che comunque deve farne parte? Se la morte non è
stata raccontata dagli occhi di un vivente, posso dire che la morte è venuta da
questa parte a farci un cordiale.
"Sposati e sarà tutto più facile", ti direbbe una madre, già,
specie quando il compagno della tua ex ti attende sotto casa con una mazza da
baseball perché ti sei scordato di dare gli alimenti. Vi dico una cosa, se la
miglior alternativa a questo è la tolleranza reciproca per far andare avanti un
rapporto, avrei forti dubbi circa la sua resistenza nell’arco di sei mesi se
non si ha assunto anti-depressivi e cioccolato.
Ma una ragazza mi urlerebbe in faccia che sono uno stronzo
ipocrita e ciò non farebbe altro che migliorare il mio alter ego mentre
affianco a lei, il tipo annuisce come un gatto dallo spirito infranto, attendendo ciò
che più brama per la sua dignità: la figa. Un Srl che non fallirà mai. Ma se le parti che ognuno impersona cadessero e si dimostrasse quello che si sente davvero, molti negozi in centro
fallirebbero.
Ma fintanto che la società reclama la superiorità femminile
e non so proprio in quale cultura si debba fingere la superiorità di un sesso
su un altro, saremo intrappolati nei principi orwelliani dove un oggetto può
avere più considerazione di un'idiota che balbetta davanti a una schizofrenica
piagnucolante che esige di essere amata dopo però che gli hai regalato un paio
di scarpe coi tacchi, sinonimo di sincerità, che tanto si ama reclamare quando
non hanno più chance davanti a una bella brasiliana.
Mi chiamerai? Certo, comincia andare al superstore, ti
raggiungo! Ah, vado in balcone, cominciano quei giorni in cui fingevo di fumare
prima di entrare in classe alle elementari. Banzai!
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domenica 23 ottobre 2011
il gioco delle sedie
La morte del dittatore libico
Gheddafi, segue un procedimento complesso all’interno del potere internazionale
mai stato disunito ma in un perfetto apparato dove democrazia e dittatura sono
uniti in un solo organismo. Per i libici la sua morte è stata una vittoria, per
molti altri un sollievo.
La libertà però, quando è in mano
a chi non la conosce e la scruta con innocenza senza comprenderne i suoi
aspetti più profondi, si permea di quei “difetti logici” che portano la fine
della libertà appena acquisita non solo nel paese da poco liberatosi ma anche nei
paesi che hanno come deterrente la costituzione, sinonimo di libertà e che da
troppo tempo si concede il lusso di familiarizzare con i criminali, portando conseguenze
violente nella logica del potere che è sempre pronta ad assimilare nuovi paesi con il dollaro
americano.
In Europa e in tutto il mondo si era
in punta di piedi per la sua cattura e industriali, multinazionali e governi,
speravano in questa fuga da randagio, una rapidissima esecuzione. Questo perché?
Immaginate un gruppo poco vario dove
ci sono molti ricchi che vengono da paesi
civili e democratici cui però la propria
morale non può permettersi certe attività nel paese dove egli vive e che tra
questi amici, ci sia uno dispotico, disposto dietro compenso, a concedere nel suo
paese ridotto allo stremo e con un popolo abbacinato dalla libertà, i loro infimi
progetti.
Ne verrebbe fuori che tra questi
amici, su uno soltanto si potrà far affidamento ai propri propositi senza
scrupoli e non importa se in quel paese si ledono i diritti fondamentali dell’uomo
e tantomeno se stanno crepando di fame, li dentro, posso creare il mio spazio e
succhiarne le ricchezze, d’altronde, che cosa se ne farebbero loro se hanno
soltanto pietre e sabbia? Il gioco e fatto.
Si ricordi gli avvenimenti scaturiti
in Tunisia con la morte di Mohammed il quale diede inizio al risorgimento
Africano. Tutti i popoli si ribellano al proprio dispotico senza eccezioni e
mediazioni. Gli altri paesi che fanno? Gli altri, intendo chi la storia se la
ricorda, sanno quale mossa si deve adottare: aspettare pacifici la morte dei
loro fornitori, lasciando inalterata la loro immagine pubblica quando ormai è
impossibile potersi tenere a braccetto.
E’ un po’ come vedere un gruppo
di amici che d’un tratto si fermano a parlare seduti e l’unico rimasto in piedi
corre intorno, fissandolo impazienti con la coda dell’occhio che venga espulso.
E cosi è stato. Chi ci guadagna in tutto questo? Non di certo il popolo se non
in misura ampiamente minore se lo si vuole mettere in un contesto storico.
Poiché tutti i paesi “civilis et popularis” potranno finalmente smagrire il
loro armadio pieno di scheletri ma che dico scheletri, immense catacombe con
tanto di targhette in oro e dall’altra, i figli e la moglie del rais vivere
pacifici con ben 200 miliardi di dollari e che nessuno oserebbe toccare anche
se son sporchi di sangue, dopotutto, hanno giocato forte ed hanno giocato bene,
dunque spettano a loro. Quindi l’onestà viene insegnata ai popoli fessi e a
riderci sopra se qualcuno fa marachelle anziché imbestialirsi su chi è
coinvolto indirettamente a tutto questo, poiché le misure di precauzione per i governatori democratici, possono dare l’opportunità di tirarsi fuori
addirittura indenni.
Al popolo Libico forse spetterà
la fine irresoluta della Tunisia, ovvero 1500 partiti che dovranno arretrare il
paese al buon vecchio gioco americano nel quale ci si deve mettere in riga e
attendere il proprio pezzo di torta, ammiccando e stringendo mani al prossimo
dittatore, perché loro le mani le avranno sempre per stringere accordi non come
quei ragazzini con le mani mozzate nel recuperare i diamanti che tanto fanno
sentire bene le signore dei paesi civili
quanto un digestivo dopo pranzo, dopotutto, si ragiona meglio dopo mangiato. Banzai!
mercoledì 19 ottobre 2011
Inpsnziani
oggi ero all'inps, quel luogo dove anziani aspettano in coda, degli anziani che sbagliano i tuoi documenti e devi ritornare dopo 3 mesi per ritornare dopo 2 mesi. E c'era questa situazione anomala che solo in un paesino si può trovare.
Una
massa di nani fantascientifici over 70 con andatura da Joda, truccate da drag
queen con lo sguardo sveglio di un contadino medioevale senza forca, che
guardavano come se avessi tolto l'onore a loro figlia Rosalia. Ero seduto in una
sedia di plastica, gentile concessione degli ottimi servizi presenti in Italia.
Agrr!
Affianco
a me c'era una palla squamosa che ansimava come un quadrimotore della seconda
guerra mondiale che fissava il mio numero nella speranza che glielo dessi per
compassione. Brutta idea! Mi alzai dalla sedia, per rispetto verso un'anziana che mi sorrideva: anche lei voleva il mio numero.
Voglio
dire, gli manca poco, non dovrebbero giocare a tombola con le lenticchie? Così aspettai fuori, faceva bello e mancava ancora
un po' al mio turno. D'un tratto vedo una madre in processione
sui figli, la quale grida addosso a loro come un’ossessionata il fatto di essere dei bambini.
Ne bloccò uno con il dito come non se ne vedeva da oltre settant'anni in quei
fantastici documentari in bianco e nero dell'alta Slesia. Il tutto
fissandomi.
Voleva
forse un giudizio ferreo da brava matriarca: "Com'è? da quando in qua
non posso maltrattare un mio possedimento da brava cattolica e martoriarlo,
umiliarlo di fronte a tutti?" Avrà pensato dopo che ho rifiutato la sua
offerta di accondiscendenza. Tipo quegli animali cui ti portano un leprotto o
una carcassa di gazzella per sfamare un branco per cercare di farne parte.
Subito
dopo, dall'altra parte, altre due anziane che erano la dimostrazione di come
davvero può esistere una qualche possibile verità alle leggende di Halloween,
strisciavano i loro salsicciotti maculati di uva passa verso l'inps a prendere il bigliettino e disperarsi come il
cristo morto di Mantegna il loro turno. Una di queste disse nel vedere un altro
bambino corrergli oltre, «Ah, fai occhio va, meglio che li raddrizzi subito
sennò che fine che fanno ah,» con un sorriso da marine che ritorna dopo una
missione mentre mastica con la bocca simile a una contrazione anale di un
chihuaua adirato.
Mi
son chiesto: ma se questa è la società che dovrà contribuire al futuro di quei
bambini, cosa dovrei aspettarmi una volta che avranno acquisito due dita di
fronte e una mascella da australopithecus? Uno sforzo all’unisono di sperma di
missionari della tradizione a riempire tane di ovuli lobotomizzati.
Da una
parte le figlie allevate coi film degli anni 50’ dove coetanee isteriche
rompono eternamente i coglioni alle madri col volto di rocky marciano a sposare
Bruno, il rigattiere sotto casa e dall'altra, il figlio maschio che lavora per
dignità dall’età di 10 anni, il quale rompe eternamente i coglioni alla madre di
Bruno per sposare la figlia. Una generazione perennemente rachitica che si
infissa di valori retrogradi.
Ma
d’altronde che cosa c’è di più bello nella vita? Si mangiaaa è ora dei film
polizieschi dove uno muore e trovano l’omicida in meno di venti minuti. Banzai!
lunedì 17 ottobre 2011
Releggione!
La bibbia è l'unico
bestseller comprato da milioni di analfabeti che non hanno capito nulla della
vita. In quelle fantastiche pagine fantasy, ti dicono di amare il prossimo ma è
solo un amore sensoriale che alla lunga diventa sterile!
Dopotutto, come viene identificato
l'amore verso il prossimo in Italia? Ama il tuo prossimo. Chi, io? No tu,
l'altro. Me? No, l'altro ancora. Allora io! No, l'altro. Un'altra cosa ridicola
è fare l'amore dopo il matrimonio.
Il biologico al servizio di quattro
scribacchini scalzi mangia kebab, venuti dal medio oriente. Emozionante a
nient'altro che un terribile senso di colpa, se lo imbuchi prima del
fatidico si. Non scoperesti solo con lei ma anche con suo padre, sua madre, gli
zii, le sorelle e i fratelli e alle amiche fino a farla diventare una scopata
da letteratura inglese.
Vi dico, la religione è l'unica cavolata che si prende
sul serio quando si sta per morire o quando si deve ottenere qualcosa,
dopotutto Gesù viene dalla patria della contrattazione, la promessa di essere
buono per i soldi, la promessa di non far del male in cambio di una bella villa
o una bella vincita.
Hey, pensate veramente che il vostro Dio sia tanto idiota
da non doverci guadagnare? Ovvio che non si farà mai vivo. Ma ciò che è nella
natura umana, ossia mentire, è sempre fattibile con l’impossibile della
religione. Pensateci! Le donne vengono associate sempre alla madonna, che giura
di essere incinta senza essere mai andata a letto con nessuno!
Ah, è una moda
che non tramonterà mai! Dopotutto l’ipocrisia parte proprio dall’immacolata
concezione. Alla fine mi son arreso e l’unica soluzione che mi son dato è che
la madonna era un corallo e la nascita di Gesù è avvenuta per mezzo della
gemmazione.
Ma poi a quale prezzo? La metà dei cerebrolesi chiamati dono di
dio, hanno i polmoni rivestiti di catrame, il fegato in salamoia da mojito, lo
stomaco croccante quanto un wurstel nei cestelli del Burger king e l’intelligenza
cognitiva di un catetere difettoso. A quando le antiabortiste per una causa
nobile? Hey non mi venite contro perché è come la storia dei poliziotti che non
ci sono mai dopo una rapina ma che si vuol far sparire una volta in strada
avendo l’assicurazione scaduta. Coerenza!
Anche se a dire il vero, l’interesse per la religione
è così sotto stimata che la croce è diventata solo più un simbolo di marketing quanto
la M di McDonald! Avete mai notato che dopotutto quello che avviene in chiesa è
stato preso dal mondo peggiore? Il cesto delle offerte è un tenero contenzioso per
l’illusione che ti danno, perdendo tempo a ricordatelo o la violenza minorile
che per lungo tempo si son vantati di aver fatto cessare nell’antica Roma ma
che andata talmente bene negli ultimi due secoli che hanno insistito a prendere
i diritti d’autore! Banzai!
sabato 15 ottobre 2011
Italy italy
Roma è in fiamme e i piccoli caporali dentro i
palazzetti, buttano poliziotti e carabinieri come spauracchi; delle pezze. I
giovani amano vivere. Potete spremervi in psicologie astruse per convincere le
nuove generazioni a illudersi ma la luce nei loro occhi è splendida e non si
spegnerà fin quando il cuore reclama l'amore a vivere.
Potete impegnarvi a
creare nemici e a dividere le persone con quegli idioti che mettete alla
televisione, una qualche idea rispettabile ma non serve
limitare con la vostra lungimiranza da troglodita fascista, il buon senso dei
ragazzi che vivono perché condividono un'Italia che non sprofondi più nel
logorio dell'attesa, dell'ingratitudine, dell'umiliazione che tutto quanto
tanto è uguale e ci si deve adeguare.
A dare manforte i vostri pretesti, ci
sono stati anche loro, quelli che della democrazia non hanno compreso che il
lato peggiore: il rancore. Nulla di che, hanno semplicemente allungato il
momento di essere liberi e non condizionati e a loro va un mio profondissimo e
distinto calcio nelle palle. Ma ci sono dei giovani, quei giovani che dite di
difendere il loro futuro purché non reagiscano, purché stiano bravi, buoni ad
aspettare come i loro padri rassegnati e basta vederli in volto, di ritorno la
sera.
Di lasciare così, tutto intatto alla morte. Le loro braccia son dei remi
al vento ed oggi hanno creato un vortice, un segnale al destino che nulla può
rimanere in eterno infame. E sapete bene cosa avete donato alla nostra storia,
ai figli della nostra Italia: il sangue nient'altro che sangue e lacrime, le
sole parole che la vostra cultura sudicia e ignobile, può dare al bisogno
legittimo di un'intera nazione che vuole una sola cosa per tutti: la libertà.
Vivere guardando il cielo la sera, guardando le nuvole e i volti di amici
sorridenti non segnati dalla tristezza, non segnata dalla violenza.
Non potete
voi, che vi fate chiamare politici, permettervi di passare alla storia, non ve
lo potete più permettere poiché oggi i giovani la stanno riscrivendo coi loro
piedi su quella terra secolare con lo spirito di bambino senza smettere di sognare con le parole e i fatti una nuova Italia; sanno bene
loro che rimarrete inutili alla storia, un angolo di un lungo tormento nero che
non può più ripetersi, non può più riscriversi.
Ora che è ridotta allo
sfinimento, la si deve proteggere come la propria amata, come la propria madre.
E dite a chi ha già rinunciato che nel cielo, nei mari, nei fiumi e nei laghi,
c'è una voce che piange ogni giorno che cerca con amore spassionato, la pace di
una terra su cui posarsi ed essere amata, non più lasciata sola.
Ci son tante
stelle nel cielo che si spengono all'alba lassù, nel loro infinito che del
nostro, ne basterebbe una sola per tutti a far rialzare la nostra bellissima
Italia, prenderle la mano e farla camminare orgogliosa davanti ai nostri padri,
morti piangendo, morti urlando Italia.
Il potere per quanto forte, non può
inscriversi a lungo, può essere scardinata migliaia di volte, fin quando ci
sarà la volontà irreprensibile nel petto di ogni persona a stravolgerla, tanto più forte sarà
l'arcobaleno ed ogni frastaglio del sole sui volti e sulle cose quando le
nuvole nere tuoneranno la limpidezza di lacrime abbattute per il solo puro amore. Banzai!
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venerdì 14 ottobre 2011
Buona notten Italianen!!
....La fiducia voleva lui, non bastava quella che gli ha dato Provenzano e Riina? Quanta fiducia vuole avere pur di schiacciare col suo zoccolo, milioni di italiani? "Hey coglioni, vi ho pagato bene, datemi il vostro voto, ho bisogno di altri milioni prima di tirare le cuoia"..
Cristo, penso che un giorno, semmai dovessero aprire la sua bara, troverebbero i resti di un ornitorinco con le sembianze di un gargoil tutto raggomitolato mentre tenta di succhiarsi il cazzo pur di non ricredersi della sua natura. Ha l'integrità di un vecchio che starnuta su una bambina che mangia il gelato, umile quanto un'industriale col cazzo duro davanti a un licenziato che piange in ginocchio ai suoi piedi. Assurdo.
Per i 316 eunuchi, autoctoni dei banchi del parlamento, solo Money, only money, si farebbero scopare le proprie mogli sugli scranni pur di prendersi quei due mila euro in più. Già mi immagino la loro fica cascante quanto un obice spanato, fare delle quotazioni: "quanto? 3000?..lei? 4.500? Avanti..un pò più di dignità, mettetevi la mano sul cuore, siamo o no il volere espresso degli italiani?" facendosi poi una bella risata,brrr...
Ho un'idea: si prendono questi 316, li si mette sullo space shuttle, quelli che non ci stanno dentro, rimangono fuori attaccati con un filo di spago e se si sciolgono con l'accensione dei due razzi poco importa e li si riveste con una tuta aerospaziale con affianco un numero e il nome e li si butta poi dallo spazio uno ad uno di nuovo verso la terra; sarebbe come buttare i fonzie sulla zanzariera o assistere ad un pulviscolo di lucciole per qualche secondo e in base alla durata e l'effetto si danno i voti, perlomeno anche noi potremmo votare i nostri politici. Voto diretto e democratico.
Qualsiasi carcassa che arriverà a terra, sarà poi data in omaggio ai padani, visto che amano mangiare, bere e cantare in compagnia dei giovani della Bossi jungen.
Si potrà fare anche un gioco più divertente se vogliamo. Prendiamo tutti gli anziani che ancora votano loro, gli facciamo credere che parteciperanno ad un concorso di beneficenza. Sapete, a questi rimbambiti piace alleggerirsi la coscienza prima di tirare le cuoia e poi li bendiamo dopo che avranno assunto del the imbottito di anfetamina, morfina, eroina, ecstasy, hashish con gli ac/dc nelle orecchie a tutto volume.
Gli si da una pistola in mano, mmh, calibro 45 e dovranno sparare da sopra il parlamento in seduta comune, fino a quando non avranno colpito almeno 20 persone.
Chi vince, dovrà poi andarli a sotterrare ma non vicino ai padri lavoratori che si son suicidati in questi anni perché gli è stato tolto il lavoro ma in terra sconsacrata con la testa verso il basso in direzione dell'inferno, possibilmente dentro una discarica abbandonata e non nelle ore di lavoro di madri costrette a prostituirsi per non fare la fame. E ora cantino pure i paggi dai loro telegiornali; mi succhio una malboro, l'unica cosa che ancora si può fare senza che lasci tracce di sperma . Banzai!
Cristo, penso che un giorno, semmai dovessero aprire la sua bara, troverebbero i resti di un ornitorinco con le sembianze di un gargoil tutto raggomitolato mentre tenta di succhiarsi il cazzo pur di non ricredersi della sua natura. Ha l'integrità di un vecchio che starnuta su una bambina che mangia il gelato, umile quanto un'industriale col cazzo duro davanti a un licenziato che piange in ginocchio ai suoi piedi. Assurdo.
Per i 316 eunuchi, autoctoni dei banchi del parlamento, solo Money, only money, si farebbero scopare le proprie mogli sugli scranni pur di prendersi quei due mila euro in più. Già mi immagino la loro fica cascante quanto un obice spanato, fare delle quotazioni: "quanto? 3000?..lei? 4.500? Avanti..un pò più di dignità, mettetevi la mano sul cuore, siamo o no il volere espresso degli italiani?" facendosi poi una bella risata,brrr...
Ho un'idea: si prendono questi 316, li si mette sullo space shuttle, quelli che non ci stanno dentro, rimangono fuori attaccati con un filo di spago e se si sciolgono con l'accensione dei due razzi poco importa e li si riveste con una tuta aerospaziale con affianco un numero e il nome e li si butta poi dallo spazio uno ad uno di nuovo verso la terra; sarebbe come buttare i fonzie sulla zanzariera o assistere ad un pulviscolo di lucciole per qualche secondo e in base alla durata e l'effetto si danno i voti, perlomeno anche noi potremmo votare i nostri politici. Voto diretto e democratico.
Qualsiasi carcassa che arriverà a terra, sarà poi data in omaggio ai padani, visto che amano mangiare, bere e cantare in compagnia dei giovani della Bossi jungen.
Si potrà fare anche un gioco più divertente se vogliamo. Prendiamo tutti gli anziani che ancora votano loro, gli facciamo credere che parteciperanno ad un concorso di beneficenza. Sapete, a questi rimbambiti piace alleggerirsi la coscienza prima di tirare le cuoia e poi li bendiamo dopo che avranno assunto del the imbottito di anfetamina, morfina, eroina, ecstasy, hashish con gli ac/dc nelle orecchie a tutto volume.
Gli si da una pistola in mano, mmh, calibro 45 e dovranno sparare da sopra il parlamento in seduta comune, fino a quando non avranno colpito almeno 20 persone.
Chi vince, dovrà poi andarli a sotterrare ma non vicino ai padri lavoratori che si son suicidati in questi anni perché gli è stato tolto il lavoro ma in terra sconsacrata con la testa verso il basso in direzione dell'inferno, possibilmente dentro una discarica abbandonata e non nelle ore di lavoro di madri costrette a prostituirsi per non fare la fame. E ora cantino pure i paggi dai loro telegiornali; mi succhio una malboro, l'unica cosa che ancora si può fare senza che lasci tracce di sperma . Banzai!
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giovedì 13 ottobre 2011
Banks in celebration
Penso che la stragrande maggioranza di voi crede ancora che il governo li comandi, vero? Ridicolo! Vi siete accorti, non so, negli ultimi 45 anni, cosa ha portato l’illusione del benessere? Banche e multinazionali, semplice.
Come fareste sennò a convincervi di essere belli avendo una pelle cascante quanto le palle di un bulldog in depressione e una famiglia felice da mulino bianco in divorzio con figli nevrotici? A parte le cattiverie che la minoranza politica picchetta su chi ce l’ha più grosso, avete avuto il sentore di un cambiamento? Mmh, niente!
Guardo gli Islandesi che dopotutto non so niente della loro storia e nei libri di quando andavo a scuola non c’è nulla a riguardo, eppure hanno fatto qualcosa di stupendo. Qualcuno sa che hanno fatto una rivoluzione? Si! Erano anche loro nei casini finanziari e sapevano che a metterli in ginocchio furono le speculazioni bancarie le quali si tennero gli utili, lasciando ai cittadini le perdite (di urina), con la placidità di un governo consistente quanto una scoreggia il giorno dopo natale; ci sarebbe stato il popolo ad accettare tutto questo? Assolutamente no!
Son rimasti sotto il palazzo del governo per farlo cadere e i colpevoli sono scappati come dei pusher dall'abitazione di una prostituta strafatta di crack e alcool; mmh, togliete pure il pusher e mettete un nostro politico, tanto è uguale.
Gli americani che hanno fatto? “Guai se lo fate, adotteremo l’embargo”. Roba che si attua solo quando si è in guerra o in grave pericolo per l’incolumità dei popoli. Ma l’unico pericolo era quello di salvare il culo flaccido di molte famiglie potenti americane a lasciarli cagare in pace hot dog e hamburger. Roba che ti farà del tuo pancreas un covo di pus e merda liquida. E sfido io, continuate pure!
E con il loro spadone di carne che a noi europei piace succhiare, gli islandesi invece non hanno ceduto a noi! Hanno fatto cadere il governo, RISCRITTO la costituzione secondo il volere della POPOLAZIONE e tolto il debito pubblico con gli americani.
Debito con gli americani? Certo, si dia il caso che un dollaro emesso dalla federal reserve in tutto il mondo è compreso al suo interno una percentuale di interesse che non si estinguerà mai, poiché se si vorrebbe coprirlo, ci vorrebbero due dollari che però a loro volta, hanno un tasso d’interesse, quindi è impossibile estinguere qualsiasi debito. Capito la terra della libertà? Si, col cazzo. Tanto vale chiederli a uno strozzino di Napoli con vantaggiosi leasing.
Mi pare che anche gli indonesiani abbiano capito il trucco ma non ne sono sicuro. Ora in America si fa casino per questo, dobbiamo ringraziali? Una pacca sulla spalla può bastare. Poiché se il dollaro è in grado di avere il controllo del mercato mondiale, la colpa di essere invischiati fino all’osso non è di certo la lungimiranza delle loro responsabilità a non farci cadere in ginocchio o perché ci vogliono bene ma a tenerci in scacco senza fare altri casini per poter succhiare quanto più possibile!
Un battito d’ali da wall street provoca un uragano, eh, grazie al cazzo. Personalmente, spero che gli americani comprendano in fretta che anche il loro culo sta strofinando a terra perché mi sa che saranno le uniche strisce che vedranno tra un po’ assieme alle loro stelle, quelle che guarderanno la sera perché non avranno più una casa.
Se poi vedremo in giro uno sciame compulsivo di isterici moribondi con tante armi in mano in cerca di qualche preda, perlomeno, non dategliela vinta al governo sul fatto che siano pericolosi. Dite come i politici: va tutto bene. Banzai!
mercoledì 12 ottobre 2011
Ooissa! Ooissa!
Hey, fatemi capire gente…..siete incazzati , non ne potete più e l’iguana draghi che dice di darci da fare per rimettere apposto le cazzate di un governo che nessuno vuole, tolto i vecchi rincoglioniti e gli industriali, oltre il 50% a quanto pare, come vi fa stare?
Un brivido dietro la schiena eh? Quello è piscio che vi scorre come la gocciolina di sudore quando vi stanno confermando il licenziamento. Piangere, sperare, pregare, essere furbi, sdegnarsi, sudare, arrabbiarsi, confidare, andare avanti, urlare, riflettere, maledire, umiliare, prendere in giro, credere, aspettare, son tutte cose che hanno fatto del bene ad ognuno di noi nei momenti critici, perciò perché non spremere quell’ultima fetta di culo? Fatevi un esame di coscienza. Chissenefrega. Giusto!
Ma l’infamia di essere presi in giro se vi passa sopra, a lungo andare vi sarà indifferente un giorno. E’ rassegnazione. Personalmente, spero sempre che schiatti qualcuno lassù, giusto per pareggiare i conti con qualche milione quaggiù; è l’unico privilegio che si può avere da una pestilenza di sonno che starnazza carpe diem da mattina a sera.
E lasciatemelo dire, se il futuro vive di incognite mai si avvicinerà così tanto quanto un ciccione stempiato vicino a una figa da paura che gli stringe una percentuale di grasso simile ad una mano. Ma di cosa stavamo parlando? Ah, di politica. Anche se dovrei parlare più di pestilenza fatta di vecchi bavosi col sorriso di uno stupratore circense bulgaro e le sue bellezze da vetrina intorno le 22 di sera nel centro di Amsterdam.
Così dopo mio padre, verrei io a servire il mio culo ancora profumato di lattosio e plasmon a dei bavosi desiderosi di anilingus provetti per un futuro roseo in politica? Non è quello che la costituzione dice a quanto pare. Amare l’Italia è come sforzarsi di vedere un film porno insieme ai genitori: un senso di colpa terribile.
Mi piacerebbe vedere uno su questi politicanti che corrono a gambe levate dentro la Bastiglia quando gli si fa una domanda e gridargli, “Hey stronzo quel vestito che ti permette di uscire di casa te l’ho comprato io, quelle scarpe e il pranzo che ti procuri al ristorante, te l’ho reso io, quindi stai fermo e rispondimi perché sei un mio dipendente!” Mi immagino l’onestà del suo giuramento democratico verso quel cittadino, “hey- chiamando le sue guardie del corpo- il bastardello c’ha provato ad alzare la cresta, picchiatelo come non ho mai fatto con mia moglie”.
Sarebbe più sensato vederlo alla mensa dei poveri e tutti che lo scansano lasciandolo delirare ma penso che le uniche urla che sentirei da lui, sono quelle che passeggiando in estate, lo vedrò legato con un grosso tronco di quercia in culo dove ci si può incidere il proprio cuore da veri innamorati da chi ha perso il lavoro.
Vado a portare giù il cane che si fa accarezzare un po’ troppo e mi cerca guardandomi continuamente negli occhi. Dicono, secondo uno studio, che i cani possono avvertire un male che il padrone non sa. Spero non abbia visto una mia lastra o se l'ha vista non faccia finta di niente. Banzai!
Un brivido dietro la schiena eh? Quello è piscio che vi scorre come la gocciolina di sudore quando vi stanno confermando il licenziamento. Piangere, sperare, pregare, essere furbi, sdegnarsi, sudare, arrabbiarsi, confidare, andare avanti, urlare, riflettere, maledire, umiliare, prendere in giro, credere, aspettare, son tutte cose che hanno fatto del bene ad ognuno di noi nei momenti critici, perciò perché non spremere quell’ultima fetta di culo? Fatevi un esame di coscienza. Chissenefrega. Giusto!
Ma l’infamia di essere presi in giro se vi passa sopra, a lungo andare vi sarà indifferente un giorno. E’ rassegnazione. Personalmente, spero sempre che schiatti qualcuno lassù, giusto per pareggiare i conti con qualche milione quaggiù; è l’unico privilegio che si può avere da una pestilenza di sonno che starnazza carpe diem da mattina a sera.
E lasciatemelo dire, se il futuro vive di incognite mai si avvicinerà così tanto quanto un ciccione stempiato vicino a una figa da paura che gli stringe una percentuale di grasso simile ad una mano. Ma di cosa stavamo parlando? Ah, di politica. Anche se dovrei parlare più di pestilenza fatta di vecchi bavosi col sorriso di uno stupratore circense bulgaro e le sue bellezze da vetrina intorno le 22 di sera nel centro di Amsterdam.
Così dopo mio padre, verrei io a servire il mio culo ancora profumato di lattosio e plasmon a dei bavosi desiderosi di anilingus provetti per un futuro roseo in politica? Non è quello che la costituzione dice a quanto pare. Amare l’Italia è come sforzarsi di vedere un film porno insieme ai genitori: un senso di colpa terribile.
Mi piacerebbe vedere uno su questi politicanti che corrono a gambe levate dentro la Bastiglia quando gli si fa una domanda e gridargli, “Hey stronzo quel vestito che ti permette di uscire di casa te l’ho comprato io, quelle scarpe e il pranzo che ti procuri al ristorante, te l’ho reso io, quindi stai fermo e rispondimi perché sei un mio dipendente!” Mi immagino l’onestà del suo giuramento democratico verso quel cittadino, “hey- chiamando le sue guardie del corpo- il bastardello c’ha provato ad alzare la cresta, picchiatelo come non ho mai fatto con mia moglie”.
Sarebbe più sensato vederlo alla mensa dei poveri e tutti che lo scansano lasciandolo delirare ma penso che le uniche urla che sentirei da lui, sono quelle che passeggiando in estate, lo vedrò legato con un grosso tronco di quercia in culo dove ci si può incidere il proprio cuore da veri innamorati da chi ha perso il lavoro.
Vado a portare giù il cane che si fa accarezzare un po’ troppo e mi cerca guardandomi continuamente negli occhi. Dicono, secondo uno studio, che i cani possono avvertire un male che il padrone non sa. Spero non abbia visto una mia lastra o se l'ha vista non faccia finta di niente. Banzai!
martedì 11 ottobre 2011
Advertising solubile
Vedere le pubblicità di auto che con gran trasporto animano i consumatori senza più un becco di un quattrino, non solo ti fa capire che il consumatore non deve avere un volto ma che la sua importanza è quantificata solo nel momento in cui entra in un concessionario.
Se si aggiunge poi la strategia del marketing nel convincere lo spiantato, si capisce che non hanno idee. Attualmente i metodi sono due. La prima è quella di prendere cantanti morti e storpiare un messaggio di pace per un fine commerciale, l’altro, il significato del lusso e dell’eccesso, spiegato con veemenza da poeta maledetto.
Ma il tutto è confezionato con un senso logico di potenza e serietà che manca di rispetto a dei principi umani che con un pezzo di ferro non ci azzecca. Avrebbe più senso la lungimiranza di un paninaro. Pensateci. Le strategie del marketing le rappresenta lui.
Non è timido e tantomeno generoso per occasioni particolari, lavora ed è sfrontato e chi lo vede lo sa perché deve guadagnare sennò non se la passerà bene, addirittura nel bel mezzo di un funerale vicino i parcheggi e per saziarti, non ha bisogno di convincerti, paghi e te ne vai a fanculo contento. Dopotutto è una prostituzione controllata. Ho fatto un esperimento personale.
Ho gettato al mio cane un biscotto secco che non avrebbe mai mangiato. Il cane è il consumatore, il biscotto ovviamente, il prodotto. Il mio braccio? La pubblicità. Finsi di prenderglielo e il cane che non voleva il biscotto, ha cominciato a ringhiare difendendo il biscotto.
Risultato? Lo ha preso e se lo è mangiato. Il fine non giustifica i mezzi ma fa un sacco di miliardi! Ma quanto più l’oggetto del desiderio fa si che abbia un pretesto per essere utile, l’attaccamento porta all'affezionarsi al prodotto e dunque, innamorarsi per davvero dell'oggetto inutile.
E come ogni sentimento oramai sterile di questo secolo, anche l’amore di una coppia ne è compromessa, anzi invischiata quanto il braccio di un veterinario dentro l’ano di una mucca stitica. Dopotutto la coppia che passeggia in centro, vicino le vetrine o nei centri commerciali e che ogni 2x3 cambia partner, di fatto, è diventato un prodotto attivo che assorbe un prodotto marginale.
Evviva la prostituzione, è fichissima! E non stento a credere che questo messaggio sarà utilizzato per un nuovo marketing. Che so, magari per sponsorizzare la natalità, visto che in Francia sta andando di moda quanto i chupa chups, solo che al tempo del nazismo si era costretti, ora si è addirittura convinti di essere liberi nel volerlo e a vedere l’aumento dei divorzi, non lo dubito.
Ma da qui si parte; dalla fine del marketing alla fine delle tradizioni, poiché son connesse e quanto mai fasulle, il tutto viene spinto all'inverosimile da tripla sega con forte emicrania. Aspettando di svenire, vado a sciacquarmi le orecchie. Banzai!
Se si aggiunge poi la strategia del marketing nel convincere lo spiantato, si capisce che non hanno idee. Attualmente i metodi sono due. La prima è quella di prendere cantanti morti e storpiare un messaggio di pace per un fine commerciale, l’altro, il significato del lusso e dell’eccesso, spiegato con veemenza da poeta maledetto.
Ma il tutto è confezionato con un senso logico di potenza e serietà che manca di rispetto a dei principi umani che con un pezzo di ferro non ci azzecca. Avrebbe più senso la lungimiranza di un paninaro. Pensateci. Le strategie del marketing le rappresenta lui.
Non è timido e tantomeno generoso per occasioni particolari, lavora ed è sfrontato e chi lo vede lo sa perché deve guadagnare sennò non se la passerà bene, addirittura nel bel mezzo di un funerale vicino i parcheggi e per saziarti, non ha bisogno di convincerti, paghi e te ne vai a fanculo contento. Dopotutto è una prostituzione controllata. Ho fatto un esperimento personale.
Ho gettato al mio cane un biscotto secco che non avrebbe mai mangiato. Il cane è il consumatore, il biscotto ovviamente, il prodotto. Il mio braccio? La pubblicità. Finsi di prenderglielo e il cane che non voleva il biscotto, ha cominciato a ringhiare difendendo il biscotto.
Risultato? Lo ha preso e se lo è mangiato. Il fine non giustifica i mezzi ma fa un sacco di miliardi! Ma quanto più l’oggetto del desiderio fa si che abbia un pretesto per essere utile, l’attaccamento porta all'affezionarsi al prodotto e dunque, innamorarsi per davvero dell'oggetto inutile.
E come ogni sentimento oramai sterile di questo secolo, anche l’amore di una coppia ne è compromessa, anzi invischiata quanto il braccio di un veterinario dentro l’ano di una mucca stitica. Dopotutto la coppia che passeggia in centro, vicino le vetrine o nei centri commerciali e che ogni 2x3 cambia partner, di fatto, è diventato un prodotto attivo che assorbe un prodotto marginale.
Evviva la prostituzione, è fichissima! E non stento a credere che questo messaggio sarà utilizzato per un nuovo marketing. Che so, magari per sponsorizzare la natalità, visto che in Francia sta andando di moda quanto i chupa chups, solo che al tempo del nazismo si era costretti, ora si è addirittura convinti di essere liberi nel volerlo e a vedere l’aumento dei divorzi, non lo dubito.
Ma da qui si parte; dalla fine del marketing alla fine delle tradizioni, poiché son connesse e quanto mai fasulle, il tutto viene spinto all'inverosimile da tripla sega con forte emicrania. Aspettando di svenire, vado a sciacquarmi le orecchie. Banzai!
lunedì 10 ottobre 2011
Adagio, andante allegro
Mi chiedo a chi, tanto di cappello, potrò inchinarmi in questo secolo di storia verso qualcuno che avrà l’onore di amare l’Italia e con amare, intendo salvarla da questa tragedia, se abbiamo da una parte, un ritrovo di lecca scroti liofilizzati e la lungimiranza di un Braveheart precario, lagnoso quanto un koreano con forti disturbi intestinali dopo un abbondante zuppa di chihuaua: la sinistra, intendo.
Cosa è insito dentro le volontà di questi prodi disperati, fautori della libertà? Apparentemente, un cazzo.
Poiché se la voglia di cambiare degli italiani è forte quanto le quattro legislature pinochettiane che si son susseguite negli anni o non si è mai aspirato cosi tanto avvicinarsi a capacità intellettive di così alto brivido, quanto scoreggiare senza cagarsi addosso o molto più semplicemente, un debole per il bondage.
A voi la scelta. Dopotutto Pertini, Berlinguer, Moro non sono personaggi della Dreamworks, sono esistiti davvero!
Qualcosa che supera abbondantemente l’interpretazione dell’onirico e il grottesco del corpo di Ferrara se vedo un’anziana pulire i propri panni alla fontana, un laureato trentenne fare il call centerista o un padre chiedere l’elemosina alla stazione dei treni.
Se si passasse vicino a loro, stentereste nel vedere l’indifferenza attorno. Inverosimile quanto l’incontro di un feticista di dildo a cena da un conoscente, «e poi amo la pesca, sa, quelle piccole cose, il verme, l’attesa che qualcosa abbocchi; comunque solo tubolari in lattice 30cm, gradisce del pasticcio?»
Voglio dire, non ti puoi permettere la rassegnazione se il tuo cuore brucia. Dire “non ne possiamo più, adesso basta” non è un buon deterrente per apparire lindo, lo stesso dicasi per una persona che piange il perdono quando è incapace di assumersi le proprie responsabilità.
Non è vendetta è responsabilizzazione. Una parola difficile da digerire, lo so. Ma dei padri che temono il futuro dei figli è un buon monito per loro, lasciarli ancora nella stupida speranza? Se progredire o essere infame per le generazioni future, quale tributo si renderà a chi muore piangendo la notte la libertà di questo popolo?
Son domande che non dovrebbero abbandonarvi mai. Ma è difficile appuntarle sul petto se il santo graal è la pensione e la felicità è uno stipendio e se questo dovrebbe bastare a risolvervi la vita, perlomeno lasciate perdere di chiedere ai vostri figli cos’è la felicità. Un saluto a barbapapa. Banzai!
domenica 9 ottobre 2011
sabato 8 ottobre 2011
ellosò
Se le persone di questo mondo convergono nella stessa direzione, ovvero, liberarsi di alcuni politici seduti sulle loro teste, per quale motivo la sovranità, che spetta a noi, deve essere tacciata a suon di manganelli? Un uomo solo è un terrorista, un gruppo di persone, dei teppisti scansafatiche, una moltitudine di persone, come dice il telegiornale, un sincero “malumore” della popolazione. L’abbiamo capito il giochetto?
E’ simile a quando si andava a scuola; un ragazzo solo poteva essere messo in disparte e disprezzato, se fosse stato un gruppo invece, l’equilibrio di una classe si sarebbe adeguato. Ed è in questa situazione che la sopportazione viene tenuta in scacco, ovvero, una ragione condizionata dal più forte.
Si veda l’accettazione degli italiani con il fallimentare incontro degli indignatos a Roma, trasformatosi in un ritrovo di veterani per siti d’incontro rassegnati di over 60, possibilmente senza zampe equine e non la voce di un popolo; qui possiamo constatare l’equilibrio stabilito dal gruppo più forte.
Personalmente ho visto più democrazia su internet che in quella carta costituzionale, tanto difesa dalle istituzioni. Ho detto istituzioni? Volevo dire ritrovo di pentiti terrorizzati senza palle con la reattività ai problemi di un tenero pene eiaculato.
Ed è di questo che il popolo di Seattle è circondata in queste ore, così come le proteste in Russia alla vigilia del compleanno di Putin, un romanticone a cui piace il tiro al bersaglio o preparare infusi di the o quel pasticcione un po’ birichino di Berlusconi, attorniato da amanti dalla dialettica reverenziale del periodo di Luigi XIV dove anziché urlargli in faccia di andarsene, con inchini antisforamento, intimano di fare un passo indietro.
Un giro di Valzer, possibilmente. Non so, ma quando uno di loro mi sorride e dice, "si fidi", è come vedere un balordo coi denti d’oro che strofina il pollice con l’indice, leccandosi ripetutamente il labbro superiore.
C’è da ammetterlo ed è palese; internet ha consapevolizzato molto di più la gente di quello che succede all'estero che i racconti fantasy di Frattini con le sue ombre cinesi, rassicuranti quanto quelle di Berlusconi, identiche a quelle di un mafioso cui si chiede di aspettare un po' per la restituzione del pizzo e vi dice di non preoccuparvi ma chiedendovi insistentemente di fare un giro in macchina con lui.
La scelta dunque di chiudere l’unico barlume di risveglio, a poco a poco, in tanti piccoli tasselli e pretesti casuali, ridurrà la conoscenza e la consapevolezza del mondo attorno a noi soltanto a Mcgyver e pappa e ciccia, il mio telefilm preferito.
Come disse Michel Focuault nel suo libro “sorvegliare e punire”, ogni rovesciamento di un micro potere non obbedisce ad un nuovo controllo degli apparati ma vi si può produrre nuovi episodi con nuovi effetti che possono essere benefici e inscriversi nella storia.
Personalmente, abbiamo avuto fin troppi esempi e molto tempo dalla nostra parte per credere di cambiare la storia e penso anche che le colpe dei nostri errori, elargite in modo ipocrito a chi sta in alto, sia diventata un’allegoria più che un pretesto a darsi una mossa e che l’innocenza del nostro popolo, sia finita oramai da un pezzo. Strizzo l’occhio a Belzebù che sta aspettando tutti al varco e vado a farmi una banana con nutella. Banzai!
E’ simile a quando si andava a scuola; un ragazzo solo poteva essere messo in disparte e disprezzato, se fosse stato un gruppo invece, l’equilibrio di una classe si sarebbe adeguato. Ed è in questa situazione che la sopportazione viene tenuta in scacco, ovvero, una ragione condizionata dal più forte.
Si veda l’accettazione degli italiani con il fallimentare incontro degli indignatos a Roma, trasformatosi in un ritrovo di veterani per siti d’incontro rassegnati di over 60, possibilmente senza zampe equine e non la voce di un popolo; qui possiamo constatare l’equilibrio stabilito dal gruppo più forte.
Personalmente ho visto più democrazia su internet che in quella carta costituzionale, tanto difesa dalle istituzioni. Ho detto istituzioni? Volevo dire ritrovo di pentiti terrorizzati senza palle con la reattività ai problemi di un tenero pene eiaculato.
Ed è di questo che il popolo di Seattle è circondata in queste ore, così come le proteste in Russia alla vigilia del compleanno di Putin, un romanticone a cui piace il tiro al bersaglio o preparare infusi di the o quel pasticcione un po’ birichino di Berlusconi, attorniato da amanti dalla dialettica reverenziale del periodo di Luigi XIV dove anziché urlargli in faccia di andarsene, con inchini antisforamento, intimano di fare un passo indietro.
Un giro di Valzer, possibilmente. Non so, ma quando uno di loro mi sorride e dice, "si fidi", è come vedere un balordo coi denti d’oro che strofina il pollice con l’indice, leccandosi ripetutamente il labbro superiore.
C’è da ammetterlo ed è palese; internet ha consapevolizzato molto di più la gente di quello che succede all'estero che i racconti fantasy di Frattini con le sue ombre cinesi, rassicuranti quanto quelle di Berlusconi, identiche a quelle di un mafioso cui si chiede di aspettare un po' per la restituzione del pizzo e vi dice di non preoccuparvi ma chiedendovi insistentemente di fare un giro in macchina con lui.
La scelta dunque di chiudere l’unico barlume di risveglio, a poco a poco, in tanti piccoli tasselli e pretesti casuali, ridurrà la conoscenza e la consapevolezza del mondo attorno a noi soltanto a Mcgyver e pappa e ciccia, il mio telefilm preferito.
Come disse Michel Focuault nel suo libro “sorvegliare e punire”, ogni rovesciamento di un micro potere non obbedisce ad un nuovo controllo degli apparati ma vi si può produrre nuovi episodi con nuovi effetti che possono essere benefici e inscriversi nella storia.
Personalmente, abbiamo avuto fin troppi esempi e molto tempo dalla nostra parte per credere di cambiare la storia e penso anche che le colpe dei nostri errori, elargite in modo ipocrito a chi sta in alto, sia diventata un’allegoria più che un pretesto a darsi una mossa e che l’innocenza del nostro popolo, sia finita oramai da un pezzo. Strizzo l’occhio a Belzebù che sta aspettando tutti al varco e vado a farmi una banana con nutella. Banzai!
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venerdì 7 ottobre 2011
Suggestioni caustiche
E’ un uomo che sostanzialmente può essere posto tra un ologramma e la tenacia del topolino della lepre marzolina e del cappellaio matto. Presente ed efficace nell'umore di alcuni italiani affranti quando salta in testa ogni giorno quel sussulto o meglio, rantolio spasimante della nostra infelicità che reclama un po’di ossigeno di libertà. E lui lo sa come mantenere illusoria questa speranza.
Sono belle lo so, le parole come Umiltà, Coesione, Rispetto, Lealtà e roba simile ma credo sia inefficace quanto somministrare un sonnifero per criceti ad un pensionato da quattrocento euro al mese con in mano una pistola al supermarket.
L’effetto? Chiedere ad uno, prossimo al massacro, di interiorizzare l’apocalisse che da anni ci collassa sopra indisturbata con atteggiamento da asceta sotto un albero di ciliegio.
Ma l’invito alla sobrietà del presidente della repubblica alle affermazioni di una spora, venuta da un ceppo genealogico sviluppatosi sotto l'effetto serra di coprofaghi nostalgici che inneggiano alla gnocca in un governo di prostitute disossate fin all’eustachio, ha il sapore di un prete pedofilo che tolto dal proprio incarico, si ostina a passeggiare vicino ai cancelli delle scuole elementari a voler togliere il diavolo dentro le loro anime con quella parvenza bonaria che tanto amano le anziane difendere, prossime ormai al delirio.
Abbiamo proprio bisogno di una gran pulizia. E perché no? dimissioni; mi piace essere temerario lo so; poiché se un lavoratore responsabile, chinato per trent’anni sotto il freddo e la pioggia a ordinare massi di pietra, viene licenziato dall'incapacità di una cricca da circo, avente la stessa forza di un buco nero frastornante quanto un tritarifiuti per lavandini e chiede a loro di essere sobri e riportare tutto in una dimensione di pacatezza, è come assistere ad una sparatoria dal balcone di casa propria e chiedere all'omicida se può essere più indiscreto e pacato mentre in strada la gente urla terrorizzata.
Quindi mi viene da chiedere: a che gioco sta giocando il nostro amante di Reiki? Quale sarà il prossimo bruciante discorso fallimentare dal suo mondo di Endor, frattanto che noi italiani ci informeremo meglio sui last minute per marte? Io lo so ma adesso è l’ora della Spectinomicina. Banzai!
Sono belle lo so, le parole come Umiltà, Coesione, Rispetto, Lealtà e roba simile ma credo sia inefficace quanto somministrare un sonnifero per criceti ad un pensionato da quattrocento euro al mese con in mano una pistola al supermarket.
L’effetto? Chiedere ad uno, prossimo al massacro, di interiorizzare l’apocalisse che da anni ci collassa sopra indisturbata con atteggiamento da asceta sotto un albero di ciliegio.
Ma l’invito alla sobrietà del presidente della repubblica alle affermazioni di una spora, venuta da un ceppo genealogico sviluppatosi sotto l'effetto serra di coprofaghi nostalgici che inneggiano alla gnocca in un governo di prostitute disossate fin all’eustachio, ha il sapore di un prete pedofilo che tolto dal proprio incarico, si ostina a passeggiare vicino ai cancelli delle scuole elementari a voler togliere il diavolo dentro le loro anime con quella parvenza bonaria che tanto amano le anziane difendere, prossime ormai al delirio.
Abbiamo proprio bisogno di una gran pulizia. E perché no? dimissioni; mi piace essere temerario lo so; poiché se un lavoratore responsabile, chinato per trent’anni sotto il freddo e la pioggia a ordinare massi di pietra, viene licenziato dall'incapacità di una cricca da circo, avente la stessa forza di un buco nero frastornante quanto un tritarifiuti per lavandini e chiede a loro di essere sobri e riportare tutto in una dimensione di pacatezza, è come assistere ad una sparatoria dal balcone di casa propria e chiedere all'omicida se può essere più indiscreto e pacato mentre in strada la gente urla terrorizzata.
Quindi mi viene da chiedere: a che gioco sta giocando il nostro amante di Reiki? Quale sarà il prossimo bruciante discorso fallimentare dal suo mondo di Endor, frattanto che noi italiani ci informeremo meglio sui last minute per marte? Io lo so ma adesso è l’ora della Spectinomicina. Banzai!
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giovedì 6 ottobre 2011
Panopticon all'italiana
Se, la libertà d'espressione è importante ed è cosi per davvero, bisognerebbe studiare bene la parola libertà a questo punto della storia.
Pensiamo di trovarci dentro un grosso ufficio dove persone con idee e atteggiamenti diversi tra loro, discutono su cosa sia la libertà d'informazione; cosa ne verrebbe fuori? Che ognuno avrebbe una sua idea personale su cosa sia la libertà di informazione, direte. Giusto.
Poiché la cultura e le esperienze di ogni singola persona la porta ad essere più flessibile o più rigida dalle altre considerazioni e a metterla in atto. Di queste persone, che possono essere una quindicina, alla fine della fiera si verrebbe ad un compromesso per appianare le divergenze, perché ce ne saranno.
Si tratta quindi di discutere in tempo reale con la propria presenza, mettendoci la propria faccia e dunque non temere di quello che può essere detto nei nostri confronti. Ma, cosa avverrebbe se queste quindici persone fossero venti o trenta milioni di italiani? Che qualunque persona, può accedere a internet e se qualcosa non piace, farla presente in un sistema poliziesco sempre più efficiente e rigido, escludendo il merito democratico, ovvero, il confronto.
Cosa si deduce da questo? Che la libertà di ognuno va a cozzare su un'altra libertà di espressione e che per forza di cose, si va ad annullare. Dunque la libertà non è libera ma segue delle regole. Ma se la libertà di uno, vuole avere attorno a se il rispetto di certe idee per pudicizia o per insegnamento, allora molte cose che un amico o un padre o un conoscente dice, sarebbe da denuncia o sbaglio?
Quindi non ci sarà più spazio per me e tantomeno per te ed è questo il gioco che questa politica, che non è politica, vuole lasciare a noi: l'illusione di scegliere. Come? Non sporcandosi direttamente le mani ma lasciando a noi questo compito ingrato. Come?
Avendo bene in mente il fatto che tra noi ci sono e ci saranno, persone di indubbio spessore moralistico da trombone, dai sentimenti retrogradi e tradizionali da far impallidire addirittura una monaca svedese.
E cosa avverrebbe se uno di questi dicesse che non gli piace quello che ha visto e letto? Che lo farà presente come l'alunno odioso alla maestra poliziotta che sarà ben felice di darti una mano, sapendo perfettamente, cosi come l'alunno sfigato con il manico di scopa nel sedere, che priveranno la tua libertà avendo carta bianca, sia esso spazzatura o no, a milioni di persone, in un’eterna cavalcata delle valchirie.
Da questo che cosa si deduce? L'improvvisata forzatura dell'immagine meno rovinata e più linda possibile di uno stato, stato di cose, che si morde la coda e si spergiura a vicenda e senza logica e dove i rancori di tutta una vita sconclusionata o di principi diversi, possono beatamente riversarsi su ogni singolo pensiero personale. Dove sta la libertà in tutto questo? Non c'è.
Avviene dunque non più uno stato poliziesco e "lievemente" dittatoriale ma milioni di italiani pronti a diventare essi stessi poliziotti "dell'ordine" cosi come lo stato ha sempre voluto allevare e mantenere.
Dunque la colpa verrà poco per volta traslata non più sulla figura odiosa di un governo ma sulle persone stesse le quali si prendono con orgoglio questo compito, cosi come succede attualmente per il lavoro: rumeni, albanesi, senegalesi, senza comprendere che sono gli imprenditori italiani a sceglierli, già sangue nostro, italiano tutto.
Ci sarebbe da dire anche su noi che già lo facciamo ma forse non abbastanza, dimenticando in questo vortice rancoroso e dispettoso, la dignità di una persona nell’esprimere la sua natura. In quale baratro stiamo andando a finire?
O meglio dove siamo già finiti, dato che non ce ne accorgiamo mai, grazie ad un piacere disinteressato dove la fisica, verosimilmente, è riuscita a creare un nuovo calcolo curvando sulle nostre teste un infinito tutto italiano, dove potremmo andare in infiniti baratri e vedere il riflesso di altri baratri, rasentando tranquillamente il mondo narnia.
Il fine di tutto questo? Simple: allevare e mantenere in modo serrato idee campestri e primitive, l'idea del più forte e lasciare che vada da se, garantendo alla storia, quando saremo abbastanza imbarbariti, l’immagine di un governo dopotutto giusto e indisturbato il quale potrà finire le sue ultime raccomandazioni prima di chiudere i battenti come Adolf Hitler quando decise di distruggere le città italiane prima di ritirarsi. Risultato?
Tante persone in fregola di protagonismo da Ivanhoe, che c'è un po’ in tutti i perbenisti italioti, magari senza capire, andando a vedere la tomba di un nostro nonno, per cosa hanno combattuto e cosa invece gli stiamo restituendo. Forse, non è meglio lasciare perdere la vocazione di orali di quello che han fatto i nostri partigiani e intraprendere anche noi le stesse idee per le quali loro sono morti?
Oppure è meglio scavare il loro calice rimasto vuoto da un pezzo? Immagino che tra di voi, ci sia un'idea personale della libertà e quindi della democrazia ma a questo punto della storia, lasciarsi bastonare in testa ogni mezzo secolo senza capire cosa c'è stato prima, viene da chiedersi se siamo davvero maturi per una democrazia o è solo un semplice fastidio che ci vogliamo togliere di mezzo come i fatalisti che fanno danno e incolpano qualcuno li, nel mezzo, perché tanto tutto è un bordello?
Vi lascio riflettere su questa chicca ridicola: se libero dalla gabbia un'animale ancora cucciolo e mi distrugge tutto e poi lo rimetto dentro e lo libero per altre tre volte, è un problema dell’animale che non si sa controllare o un problema mio che lo lascio libero e puntualmente mi lamento solo con l’animale? Nutro forti sospetti circa un problema di apprendimento. Banzai!
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