venerdì 14 settembre 2012

Reflexss

La natura umana. Semplificata su due piedi, è un nervo in tensione senza eiaculazione tra le vetrine del suo cervello, pronto a pagare qualsiasi prezzo pur di stringere in quella spugna di cuore, qualche rimasuglio decente nella marea della solitudine. Gli occhi non si riempiono più del cielo. E' il cemento, il tessuto, i colori plastici che trascinano maree di umani.

Gli occhi sono lingue che si trascinano solo mezzo metro davanti a sé. Il tatto è ignorante. Il sapore è ignorante. Un pallore di conoscenza che non si riempie nemmeno fortuitamente, poiché non ha angoli di ritorno.

Traspare in una lastra di plastica senza poterla perforare, senza forma, davanti ad ognuno, immobile ed è la mente che simula il tuo movimento nella vita, finge e finge di non essere presa in giro.

Amo gli atti culturali ad ogni tentativo di originalità immersi nel loro placebo nei contenitori a stagno come tante cellette.

La natura umana non ha segreti è incastrata negli ingranaggi dei sogni fallimentari. Suona musiche non sue e si arrotola in qualche suo verso.


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