martedì 27 dicembre 2011

Woman Analitics

E' chiaro, le donne spendono più degli uomini. E' chiaro anche vedere il 90% dei negozi di una via per le sole donne. E' imbarazzante però, dover constatare l'impegno delle case farmaceutiche e affini nel trovare qualsiasi modo per spillare qualche soldo in più in cambio di una falsa sensazione di benessere. Tipo un balordo dentro il pullman che aiuta l'anziana a salire per fregargli qualcosa dal sacco della spesa.

La donna, cosi come l'uomo, per quanto sia forte, ha sempre il pensiero latente di una debolezza da trovare e migliorare.

E chi meglio delle pubblicità, può interpretare al meglio la soluzione di questo disagio?


Già. Non ti dicono che morirai maculata come una spugna anti-scivolamento ma se potessero ne farebbero pure un video allusivo. Sarebbe come chiedere soldi a distanza senza che l'interlocutore te li venga a chiedere da dietro la porta di casa e te senza ragionarci su, tiri un sospiro di sollievo sull'ennesima rassegnazione. 

Gli spacciatori sono anni luce dietro. Come può qualcosa che da sempre è esistita, diventare malattia? Questo problema verrebbe forzato come i virus dei pc, che si inventano i balordi alla periferia dello stesso software per guadagnarci qualcosa.

Se si potesse, la donna verrebbe analizzata fino all'ultimo pelo pubico, disossata nelle cavità di qualunque orifizio che origini qualcosa, pur di trovare un senso di inadeguato che giustifichi l'invenzione di una soluzione di case farmaceutiche sguinzagliate come baldracche sul tuo giardino all'inglese senza aver chiesto il tuo permesso. Moralmente, aspetterei che i pitbull facciano il loro e non farei niente.




Anche l'uomo ha le perdite dopo aver visto una donna o quando sfrega sui jeans stretti dentro un tram, perché nessuno ci pensa? Il menefreghismo dell'uomo a certe idiozie ha in serbo meno preoccupazioni delle donne? Ovvio.


La tecnica è tipica della religione cristiana o qualunque altra religione che ti faccia sentire in colpa e ingrato: Ti scovano il tuo problema e ti ricordano di perdonartelo. Non ne hai bisogno ma, chissà cosa potrebbero dire gli altri, perciò, vai a confessarti, ovvero, andare a comprarti il prodotto. Di per se, la donna non è la soluzione del problema ma il prodotto del prodotto. E chissenefrega! Giusto.

Mi immagino negli studi di queste aziende pubblicitarie il grafico di una donna quotata con autocad mentre famelici con il camice bianco e i grossi investitori, concordano con gli strateghi altre soluzioni intelligenti. Che so, "le scorregge fanno un brutto odore e porta malattie a chi le respira! Ecco il nuovo regolatore di flussi con testine intercambiabili alla menta e margherita. Provatelo", mentre la grafica 3d ti destruttura la merda senza massa in microparticelle addosso ai vestiti e mangia chi ti sta vicino.

A sponsorizzarlo sarà una betoniera dalla voce linda quanto la marmitta di una fiat 127 e anche massone. Non ho mai capito su che doti si sono appoggiati per conferirgli questo compito ma mi viene in mente quel gremilins di Veronesi ed è chiaro: ha l'accortezza di un bastone di legno che scivola dal muro, il carisma di una matita e l'intelligenza che la fenomenologia antropologica sta valutando nei ritagli di tempo nelle pause pranzo.



Già. Sembra un anziano ubriaco che disturba alla bocciofila, dopo essere uscito dalla rosticceria con ancora l'ala di pollo in gola e ti chiede se hai sognato qualche parente morto per dargli i numeri da giocare mentre ti rutta crostoni di pelle color violaceo del buon barolo.


Dunque non potrò sentire l'odore di femmina nelle stagioni di caccia ma profumi sterili di violetta e cannella? Banzai!




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