Ingrossarci le palle patriarcali col randello dinanzi ai problemi è sempre stato il nostro forte. I padri l'approvano, la chiesa li spalleggia, le forze dell'ordine non li disperdono e il governo tace.
La ricerca della forza per ristabilire l'ordine, fa capire che ci si quieta solo attraverso una resistenza perpetua dinanzi l'interpretazione di un popolo che manifesta con enorme difficoltà, la ricerca dell'identità nazionale apparentemente migliore e non dell'identità nazionale effettiva.
Cosa ci proporranno loro? Riedizioni dei libri di storia dove Adolf Hitler era un ristoratore incompreso che costruì enormi resort dove vitto e alloggio lasciavano desiderare ma i bambini potevano correre spensierati per il "tiro al bersaglio" mentre i genitori producevano per diletto del buon pane fino a notte fonda. La riprova dei forni che non smetterono mai di sbuffare, c'è. L'olio di ricino era uno sciroppo contro il mal di gola. Mussolini era un genio che da morto ideò, lui solo egli tutto il bungee jumping. Pertini un nullafacente che si faceva sbattere in carcere.
Gli stranieri cadaverici sul ciglio della strada finalmente non ci ruberanno il lavoro e se violentano le nostre donne mai abbastanza quanto il 70% dei nostri connazionali, subito la pena di morte. I figli potranno smettere di tagliarsi le vene e ascoltare le canzoni in solitario col cellulare per strada come dei disturbati e cantare insieme, bere nelle locande e raccogliere le ossa dai vicini e andare in giro con le camionette.
E per non fare figure di merda, i meridionali tutti biondi con le lenti a contatto azzurre. L'italiano più occhi ha addosso più fa come il bambino pudico che non sa bene se il caccolone è sceso dal naso o è rimasto impigliato sulla maglia: "son da condannare i fascisti, ma....sti romeni e slavi...."
Il problema è che gli errori li impariamo per affinarli meglio. Siamo ancora al comunismo e fascismo, alle mamme che cagano come vagoni merci, ai padri che bastonano per discendenza cristiana il figlio precoce a 14 anni che spacca tronchi all'alba a torso nudo e mangia formaggi di agnelli sgravati dal dottore dopo la cantata gajarda del parroco con le calzette tirolesi, l'orgoglio della pura razza italica. Ma ammazza ammazza, siamo tutti una razza. Che dire, il fascismo è come il culo, vedi quello degli altri ma non vedi il tuo. Banzai!!
E per non fare figure di merda, i meridionali tutti biondi con le lenti a contatto azzurre. L'italiano più occhi ha addosso più fa come il bambino pudico che non sa bene se il caccolone è sceso dal naso o è rimasto impigliato sulla maglia: "son da condannare i fascisti, ma....sti romeni e slavi...."
Il problema è che gli errori li impariamo per affinarli meglio. Siamo ancora al comunismo e fascismo, alle mamme che cagano come vagoni merci, ai padri che bastonano per discendenza cristiana il figlio precoce a 14 anni che spacca tronchi all'alba a torso nudo e mangia formaggi di agnelli sgravati dal dottore dopo la cantata gajarda del parroco con le calzette tirolesi, l'orgoglio della pura razza italica. Ma ammazza ammazza, siamo tutti una razza. Che dire, il fascismo è come il culo, vedi quello degli altri ma non vedi il tuo. Banzai!!
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