martedì 13 dicembre 2011

Storielle di natale

Il progresso ci ha insegnato a rispettare le donne. Prima eravamo dei barbari e in forma più o meno diversa, la cultura colonizzatrice ci ha dato atteggiamenti diversi. Ma i corpi son sempre quelli. Quello che non intravedo come verità assoluta è la loro sensibilità. A smentirmi però, sono le pubblicità da sfondo rosa e panna con donne che si accarezzano la pancia per dirti di stare tranquilli che cagare è una meraviglia, o volteggiare sinuosamente col sedere glabro da teen-agers per mettere giù la pasta è normale e le miriadi di romanzi e poesie.

Mi interesserebbe mettere però a confronto la facilità di questa sensibilità su una ragazza di 16 anni che per farsi scopare in safety mode, adduce una scusa che va sempre bene come il prezzemolo, poiché la donna non si tocca, facendo quel cazzo che gli pare, si può dare la colpa, tipo, agli zingari. 

Lo fanno alcune belle donne per ripicca quando la devono far pagare, che male c'è? Evidentemente questo bocciolo avrà già studiato i pretesti degli uomini sui libri di storia, dove il debole non può e non deve farla franca e che sia uno zingaro poco importa. Da secoli son perseguitati. E perché no per un buco in fregola? 

Così, il rischio di far morire dei bambini innocenti per una scopata, riduce il rispetto dell'innocenza delle ragazze alla possibilità di prenderselo nel culo in qualsiasi momento. "Chiedo scusa se ho detto una bugia e vorrei rifarmi una vita, anche lontano da qui"...mm, no, dovresti ricalibrare il tiro dei tuoi propositi e le scuse e le lacrime son poca cosa a quest'ora della tua vita, specialmente andarsene, poiché questa superiorità decantata, penso stia facendo acqua da tutte le parti, voglio dire non è un videogioco dove puoi rifare da zero il livello.

Ma è l'ennesima battaglia tra poveri ed è un altro discorso. Così masse larvali in attesa di alleggerirsi le proprie coscienze attraverso altre storie personali, si reclama a chissà quale dio, l'impegno di redimere la società, mettendoci dentro anche i propri conti in sospeso, con paletti e forche. Lo dicevo io che un buco smuove mari e monti. 

Una volta erano pagati e venivano chiamati squadre d'assalto, cantavano canzoni di gioventù con wurstel e birra, ora può essere un'intera famiglia, anzi no, il padre e il figlio, la madre è quella che ha sempre il ruolo marginale e dice sempre "mi raccomando non fatevi del male bruciando le roulotte", a ciascuno, insomma, il suo ruolo.

Poi per cosa? Per dire dopotutto, "andatevene via"? Voglio dire italianucci, avete avuto i vostri eroi che hanno combattuto per dei metri di terra solo per buttarci le carte di chew-gum e tirarsi una sega dietro un cespuglio, non penso valga la pena rivendicare spiazzi di acquitrino per eccessi di patriottismo.

Un altro esempio ridicolo non sono di per se, le lacrime della Fornero, quanto i programmi televisivi che gli dedicano servizi di come alla fin fine, è bello che prevalga il sentimento, l'amore del sacrificio in cambio di un abbondante foraggio anale per i prossimi anni. Ma da tutto questo, il suo peso al sacrifico è equiparato a quello di milioni di italiani? Questi fottuti sentimenti per condire ogni pretesto mi fanno schifo.

Ci sono stati degli esperti, giuro, che spiegavano il perché di quelle lacrime, su astruse strutture psicologiche riversarsi nel contesto politico pur di obliare l'enorme silos che presto arriverà anche ai più orgogliosi d'esser italiani. Ma gli italiani non si son fatti. Anche questa, è un'altra storia.

Sentimenti su tutto ciò che si muove per ridurre il pensiero critico sulle cose, me ne avete fatto una minchia tanta di questo sentimento. E' come prendere una rosa e strofinare i suoi petali su tutto, alla fine non colora più e vi rimane sui polpastrelli del nerastro. Lo stesso.

E per natale cosa vorreste sotto il letto? Una con dei difetti ma che quando vi scopa vi guardi incazzata dicendo "che cazzo guardi" mentre ti è sopra, oppure una perfetta che non puzza quando suda senza un pelo fuori posto ma che non riesce a farvelo imbucare piangendo di essere abbracciata, vomitando gomitoli di paranoie?

Non conviene una sferzata di coglioni a sto schifo roseo che sta imbrattando tutti in una moltitudine di pupazzetti incipriati e brillantati?

A proposito, non so se ve ne siete accorti ma la radio è morta. Tra donne e eunuchi eccitati fino al pianto per una nota alta del suo personale registro vocale e al rapper sul ciglio del letto pentito della 99esima scopata nascosta alla sua tipa, non trovo più una stazione di vero rock.

Mi sento poco poco umiliato di far parte del consorzio umano, non so voi. Banzai!

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