giovedì 27 ottobre 2011

"La quarta necessità" di Massimo Giacon e Daniele Luttazzi

E' arrivato inaspettatamente e senza clamori il nuovo lavoro di Daniele Luttazzi. Molti di voi se lo ricorderanno per satirycon o barracuda o tabloid e molto altro.

Un'artista dalla satira forte e graffiante, capace di addentrarsi con irriverenza nello sporco della politica, stravolgendo e illuminando i molti dubbi di un popolo quasi sempre fuorviato da notizie false.

Lo ricordiamo, è vero, partendo dallo scandalo che lo vide coinvolto nella copiatura, a detta di molte malelingue, di molti testi satirici americani. Lui, Luttazzi, dice invece di citarli e a crederlo, non perderei tempo senza pensarci due volte come invece accade appena ci si avvicina al televisore ancora spento.

La storia lo insegna, anzi, lo ripete e dopotutto i grandi artisti lo dicono. Copiare o citare fa parte di un esercizio migliorativo al fine di sorprendere e caratterizzare le problematiche in una luce comica e dirompente, attraverso gli artisti della satira con il loro personale talento e di prove ne abbiamo avute molte dal grande Luttazzi.

E tra il ridere o l'essere analitico di cosa e come dovrebbe far ridere, bè quest'ultima scelta la lascio a chi sappiamo.

Ma Hicks e Carlin, sarebbero sicuramente i primi a infischiarsene di quello che è avvenuto, poiché essi stessi furono censurati, odiati e denunciati da quelli che adesso li reclamano propri, dopo morti.

Ma non è il caso di Daniele, anche perchè la sua notorietà è arrivata come un treno negli ultimi 6-7 anni e a parer mio, anche se ha dato il meglio per moltissimi anni, deve ancora sorgere in tutto il suo splendore ma senza tunica e pietre rotonde che rotolano.

Questo nuovo progetto grafico e intellettuale sarà una boccata d'aria fresca su tutto il sudiciume che stiamo attraversando. Si presenterà al pubblico il 26 ottobre e si compone di 128 pagine a colori con scene e dialoghi degni dello stile tagliente e geniale di Luttazzi& Giacon. Che dirvi se non compratelo?

Non sarò bravo a convincere e fallirei nel mondo del marketing ma sarò senz'altro meglio di quelli che vanno dalle amiche a dire che gli prude la figa o versare spaghetti nella pentola totalmente nuda. Voglio dire, lavati un pò di più maledetta laida e vestiti che ci son ospiti, diamine!

Banzai!

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