Non starà in piedi nessuna paternale, di qualunque padre che voglia fare il vate su questi figliocci ombrosi, nevrotici prime donne coi polpastrelli usurati dall'ipad. I vecchi sanno vivere e sono i più figli di puttana che ci siano in circolazione.
Pensate, il vecchio con la mercedes con una dominicana presa dalla strada dopo il taglio cesareo con un coltellino per la cocaina e lo scalpo ai ninos degni di non fare il palo, contro il ragazzetto con la 500 secondo modello con dentro una delirante, riempita di bieber che vuole un regalo per il suo broncio a buccia di culo disossato.
Chi ha il futuro in mano? Il vecchio che mangerà in un ristorante chic, fregandosene se domani schiatterà sotto le tette olivastre di Consuelo o il ragazzo con 5 euro in tasca con l'auto in doppia fila davanti al kebabbaro che si è spellato la crosta dalla cappella dopo una scopata azzardata, pronto a rifilarti un fumante kebab con una deliziosa salsa bianca?
Il futuro dei giovani è narrato dagli anziani in giacca e cravatta, non da un ragazzo in t-shirt ed essere coscienti di un sogno messo in culo è un segno di responsabilizzazione e di critica verso le proprie condizioni.
Bhè, non fa testo quando il ragazzo è ubriaco sulla spiaggia o quando cerca di scoparsi una che piange per il ragazzo che l'ha lasciata.
I vecchi non sono quelli che precedono i giovani, son quelli che stanno davanti al futuro, son quella macchiolina davanti il tuo confine, quella piccola vocina che scavalca la tua ragione, quelli che avranno il privè e tu il tavolino con lo champagne da 30 euro con gli amici vestiti con camice a strisce tipo carta regalo.
Ora ho sentito, secondo l'ultimo sondaggio, che le ragazze preferiscono l'uomo maturo...cioè una 20enne con un 50enne. Tu sarai il futuro certo ma quelli si scopano le tue coetanee e mentre il loro cazzo venoso centrifugherà sperma chantilly sulle labbra rigide e turgide ancora rosee di miss "realista" per un buon conto in banca, tu dovrai dimostrare che la serietà dell'essere uomo, dovrà essere abbastanza concreto quanto il tuo conto in banca.
Cioè, tu devi essere serio ma è meglio se lo provi con un sostanzioso conto in banca. Ma non devi pensare ai soldi, fottuto materialista, abbi un pò di sensibilità cazzo.
Bhe..non fanno testo i ragazzi del sud; hanno le sembianze dei nonni e parlano come se fossero già nell'aldilà ma senza poter chiedere loro i numeri. Capisco che l'unica cosa che vogliono sono il lavoro, la famiglia e una bella macchina da mostrare nei matrimoni come un cane eccitato dalla pallina da tennis ma sono stufo di sentire che i giovani sono il futuro.
I giovani non sono il futuro, sono azzerati, annientati, vengono definiti futuro semplicemente perché avanzano a livello biologico, nient'altro. I vecchi sono il futuro, imparate da loro, voi non potete narrare nulla o se potete, fatelo a bassa voce in un angolo della vostra stanza, magari dietro un post-it su fb. Banzai!!
domenica 11 novembre 2012
mercoledì 7 novembre 2012
MannaggCrist'
I meridionali non pregano quasi mai Dio, lo assoldano per far lavori puliti e mortali. Testano la sua efficacia nel tempo su chi sta loro in culo. Della sua pace, dura finché dura. Ci tengono al paradosso. E dunque, l'onesta sta bene quando i fatti vanno nella loro direzione. Dio è un cacciatore di taglie, secondo le preghiere serali dei meridionali. Fa lavori puliti e riservati. Il popolo quando è in pace ama il richiamo della guerra, della rabbia..tutta roba che una sega può dare per qualche secondo.
Dio, idealizzato a buon mediatore, è dalla parte di chi offre un buon dolore che valga la pena essere ascoltata. Insomma, fai la gnagnia pechinese e forse ti ascolta di più.
Il mistero della sua grazia, si riduce a invocarlo per altro dolore e altra violenza e laddove si diffonde la religione, son sempre in quei luoghi dove la cultura della violenza privilegia ogni aspetto della vita.
Voglio dire, non ho mai visto uno svedese frustarsi per Dio o sgranare gli occhi, lagnando a mani congiunte verso il cielo.
Dio, idealizzato a buon mediatore, è dalla parte di chi offre un buon dolore che valga la pena essere ascoltata. Insomma, fai la gnagnia pechinese e forse ti ascolta di più.
Il mistero della sua grazia, si riduce a invocarlo per altro dolore e altra violenza e laddove si diffonde la religione, son sempre in quei luoghi dove la cultura della violenza privilegia ogni aspetto della vita.
Voglio dire, non ho mai visto uno svedese frustarsi per Dio o sgranare gli occhi, lagnando a mani congiunte verso il cielo.
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