sabato 8 ottobre 2011

ellosò

Se le persone di questo mondo convergono nella stessa direzione, ovvero, liberarsi di alcuni politici seduti sulle loro teste, per quale motivo la sovranità, che spetta a noi, deve essere tacciata a suon di manganelli? Un uomo solo è un terrorista, un gruppo di persone, dei teppisti scansafatiche, una moltitudine di persone, come dice il telegiornale, un sincero “malumore” della popolazione. L’abbiamo capito il giochetto?

E’ simile a quando si andava a scuola; un ragazzo solo poteva essere messo in disparte e disprezzato, se fosse stato un gruppo invece, l’equilibrio di una classe si sarebbe adeguato. Ed è in questa situazione che la sopportazione viene tenuta in scacco, ovvero, una ragione condizionata dal più forte.

Si veda l’accettazione degli italiani con il fallimentare incontro degli indignatos a Roma, trasformatosi in un ritrovo di veterani per siti d’incontro rassegnati di over 60, possibilmente senza zampe equine e non la voce di un popolo; qui possiamo constatare l’equilibrio stabilito dal gruppo più forte.

Personalmente ho visto più democrazia su internet che in quella carta costituzionale, tanto difesa dalle istituzioni. Ho detto istituzioni? Volevo dire ritrovo di pentiti terrorizzati senza palle con la reattività ai problemi di un tenero pene eiaculato.

Ed è di questo che il popolo di Seattle è circondata in queste ore, così come le proteste in Russia alla vigilia del compleanno di Putin, un romanticone a cui piace il tiro al bersaglio o preparare infusi di the o quel pasticcione un po’ birichino di Berlusconi, attorniato da amanti dalla dialettica reverenziale del periodo di Luigi XIV dove anziché urlargli in faccia di andarsene, con inchini antisforamento, intimano di fare un passo indietro.

Un giro di Valzer, possibilmente. Non so, ma quando uno di loro mi sorride e dice, "si fidi", è come vedere un balordo coi denti d’oro che strofina il pollice con l’indice, leccandosi ripetutamente il labbro superiore.

C’è da ammetterlo ed è palese; internet ha consapevolizzato molto di più la gente di quello che succede all'estero che i racconti fantasy di Frattini con le sue ombre cinesi, rassicuranti quanto quelle di Berlusconi, identiche a quelle di un mafioso cui si chiede di aspettare un po' per la restituzione del pizzo e vi dice di non preoccuparvi ma chiedendovi insistentemente di fare un giro in macchina con lui.

La scelta dunque di chiudere l’unico barlume di risveglio, a poco a poco, in tanti piccoli tasselli e pretesti casuali, ridurrà la conoscenza e la consapevolezza del mondo attorno a noi soltanto a Mcgyver e pappa e ciccia, il mio telefilm preferito.

Come disse Michel Focuault nel suo libro “sorvegliare e punire”, ogni rovesciamento di un micro potere non obbedisce ad un nuovo controllo degli apparati ma vi si può produrre nuovi episodi con nuovi effetti che possono essere benefici e inscriversi nella storia.

Personalmente, abbiamo avuto fin troppi esempi e molto tempo dalla nostra parte per credere di cambiare la storia e penso anche che le colpe dei nostri errori, elargite in modo ipocrito a chi sta in alto, sia diventata un’allegoria più che un pretesto a darsi una mossa e che l’innocenza del nostro popolo, sia finita oramai da un pezzo. Strizzo l’occhio a Belzebù che sta aspettando tutti al varco e vado a farmi una banana con nutella. Banzai!

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